L'inizio del mio futuro!

Terminata la maturità, ormai sembra quasi un passaggio obbligato quello di intraprendere un percorso universitario...ebbene anche per me, Francy, è stato così! A differenza però della maggior parte dei miei attuali compagni di corso, scegliere di iscrivermi a scienze infermieristiche non è da sempre stata una mia prerogativa, anzi, forse è quella che era, (a me piace definirla così), "la mia ultima spiaggia". Fin da piccola pensavo che, una volta entrata nel mondo degli adulti, sarei diventata un architetto, o in alternativa una prof di lettere, o addirittura un' hostess, ma mai un' infermiera. Devo ammettere che non ho mai avuto le idee molto chiare su chi diventare un giorno, poi però, quando le superiori sono agli sgoccioli, ti ritrovi con l'acqua alla gola e lì DEVI decidere che cosa ne sarà del tuo futuro. Non so' ancora spiegare il perché di questa mia scelta. E' stato tutto così strano! Quando decisi di iscrivermi ai test per le professioni sanitarie avevo un caos nella mente: volevo fare tutto e volevo fare niente! Nonostante ciò, decisi di iscrivermi comunque, senza un apparente perché o per come. Ricordo il giorno del test d'ingresso: DRAMMATICO! Una marea di gente sotto un caldo afoso e soffocante di settembre ed io ero tra loro. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua! Io non c'entravo niente in quella situazione; non ero in fibrillazione dall'ansia come parecchi, ne mi ero preparata studiando a più non posso per l'intera estate..avevo semplicemente dato una sbirciatina all'alpha test nelle 2 settimane precedenti al test: presupposti validissimi per un enorme e colossale flop..e invece, eccomi quì, immersa a pieno e FELICE di esserlo nel mondo dell'infermieristica. Ammetto che quella dell'infermiere non è una professione proprio semplice e in questi mesi di corso me ne sono ben resa conto, tanto che molto spesso mi è capitato di dire, ripetutamente: " ma chi me l'ha fatto fare?!".Gli esami sono tanti e ognuno di loro richiede tempo di studio e dedizione; il tirocinio è come un treno in corsa sul quale puoi scegliere di viaggiare in prima classe o in economy, questo perché dipende da come decidi di vivere la tua vita di reparto. Per tutto questo c'è bisogno di sacrifici, di rinunce, di nottate insonni prima di ogni esame, ma per quel che mi riguarda, ne vale la pena! E sapete perché??...ve lo spiego citandovi un'articolo pubblicato nel 2009 sul sito dell' IPASVI: "tutti i lavori sono fatti "per gli altri", c'è chi si alza presto per cuocere il pane, chi pulisce le strade, chi costruisce grattacieli, chi produce opere d'arte; ora, anche l'infermiere lavora "per gli altri", ma gli altri di cui si occupa l'infermiere sono le donne che partoriscono, i bambini che nascono, le persone che si ammalano, quelle che muoiono..l'infermiere è tra i primi a vedere il sorriso che spunta sulle labbra della madre che ha partorito, è colui che accudisce il nuovo uomo appena nato, è l'infermiere che si prende cura di chi è ammalato ed è sempre l'infermiere che chiude gli occhi alla persona che muore.."
Vi sembrano troppi 3 anni di studio per imparare a fare questo??... A ME NO!

Francy <3 

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